Uno degli obiettivi principali della struttura di mindTIme è quello di favorire l’interdisciplinarità dell’intervento terapeutico. Attraverso il continuo scambio di informazioni tra i diversi terapisti, il percorso individuale di ogni bambino acquista solidità e coerenza.
In base alle esigenze e ai bisogni del bambino, della sua famiglia e della rete, sarà costruito su misura, un efficace, intensivo e specifico percorso terapeutico.
Il piano dei trattamenti prevede la mediazione Feuerstein, la psicomotricità, la pedagogia, la logopedia e l’ergoterapia. Altri trattamenti considerati specifici e ottimali per ogni singolo candidato possono essere appositamente inseriti, per esempio: fisioterapia, musicoterapia, arteterapia, ippoterapia e di altri ancora.
MEDIAZIONE FEUERSTEIN
Il primo pilastro del metodo Feuerstein è la teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale. Ogni individuo è modificabile e l’intelligenza non è un elemento biologico statico: essa può essere trasmessa e quindi anche appresa in quanto intelligenti non si nasce si diventa.
I neuroni del nostro cervello, in determinate condizioni, possono potenziare la loro rete di connessioni, con un conseguente incremento della quantità e qualità degli apprendimenti realizzabili.
Educazione cognitiva e più precisamente metacognitiva (cioè educazione indirizzata alla formazione di quelle abilità mentali superiori che vanno al di là dei processi cognitivi primari – come leggere, calcolare, ricordare – e permettono di divenire consapevoli di ciò che si sta facendo, del perché e del come lo si sta facendo) significa «insegnare a imparare» e quindi anche «imparare a imparare».
La modificabilità è sia una teoria, che un valore guida per il lavoro dell’educatore, una sfida a non arrendersi anche di fronte ai casi più difficili.
La modificabilità cognitiva strutturale la possiamo attivare grazie all’esperienza di apprendimento mediato.
Ci sono due modi basilari di apprendere ed essere modificati dall’ambiente che ci circonda:
1. imparare da una diretta esposizione degli stimoli (apprendimento spesso accidentale, non pianificato e dipendente dalle circostanze);
2. imparare attraverso il mediatore: il bambino non impara da una diretta esposizione degli stimoli ma da una persona che fa da mediatore tra lui e l’ambiente.
Il mediatore seleziona, modifica, amplifica e interpreta sia gli stimoli che arrivano a chi apprende che le risposte che questo da.
Quest’opera di mediazione fornisce al bambino schemi di apprendimento e modelli di comportamento che lo rendono capace di sfruttare al meglio gli stimoli ambientali promuovendo un processo autonomo e autoregolato di crescita.
Ariela Bonelli
Matteo Soragni
Belinda Keller
APPROCCIO WALDON
Waldon ha individuato i processi di apprendimento autonomi dell’essere umano nelle prime fasi di vita. Ha osservato come con la ripetizione di movimenti e gesti dal grembo materno in poi, i bambini imparano ad apprendere, affinando a ogni ripetizione le loro competenze.
Il metodo Waldon mira a recuperare e rafforzare le abilità primarie che l’essere umano, in condizioni normali, sviluppa autonomamente con il gioco spontaneo, nelle prime fasi della sua esistenza, e che costituiscono la base di ogni successivo apprendimento.
Ariela Bonelli
Matteo Soragni
ERGOTERAPIA
L’obiettivo dell’ergoterapia è quello di rendere il bambino il più autonomo, indipendente e soddisfatto possibile nelle proprie occupazioni nonché nelle proprie attività significative. La famiglia è considerata parte integrante del percorso terapeutico.
Matteo Soragni
LOGOPEDIA
Belinda Keller – Logopedista ALOSI
078 257 72 10 / belinda@fondazionemindtime.ch
Dopo aver terminato il liceo a Lugano, ho cominciato il mio percorso universitario a Neuchâtel, ottenendo il Master in Logopedia nel 2022. Nello stesso anno sono diventata membro dell’Associazione Logopedisti della Svizzera Italiana (ALOSI) e ho ottenuto il Libero Esercizio in Ticino.
Lavoro presso la Fondazione mindTIme sia come logopedista privata che come logopedista dei cicli intensivi per i bambini e ragazzi della Scuola Speciale.
Mi occupo della prevenzione, della valutazione e del trattamento di disturbi della comunicazione verbale e non verbale, tra cui il disturbo fonetico-fonologico, il ritardo di linguaggio, il disturbo specifico del linguaggio, il disturbo della comunicazione, il disturbo della deglutizione, le difficoltà di apprendimento del linguaggio scritto e il disturbo specifico del linguaggio scritto.
Le mie terapie nella fascia 0-20 anni sono riconosciute e prese a carico dalla Sezione della Pedagogia Speciale (SPS).
Belinda Keller
PEDAGOGIA
Attraverso la proposta di diverse attività, ad esempio costruzione, bricolage, giochi di
società o simbolici, promuove la partecipazione attiva del bambino nell’organizzarsi sostenendolo nell’apprendimento di nuove strategie e risoluzione di problemi.
PSICOMOTRICITÀ