Uno degli obiettivi principali della struttura di mindTIme è quello di favorire l’interdisciplinarità dell’intervento terapeutico. Attraverso il continuo scambio di informazioni tra i diversi terapisti, il percorso individuale di ogni bambino acquista solidità e coerenza.
Per quattro giorni alla settimana, ciascun bambino seguirà quattro ore di terapie individuale la mattina, e quattro di gruppo il pomeriggio.
In base alle esigenze e ai bisogni del bambino e della sua famiglia, sarà costruito su misura, un efficace, intensivo e specifico percorso terapeutico.
Il piano dei trattamenti prevede la mediazione Feuerstein, la psicomotricità, la pedagogia, la logopedia e l’ergoterapia. Altri trattamenti considerati specifici e ottimali per ogni singolo candidato possono essere appositamente inseriti, per esempio: fisioterapia, musicoterapia, arteterapia, ippoterapia e di altri ancora.
ATTIVITÀ INDIVIDUALI
MEDIAZIONE FEUERSTEIN
Il primo pilastro del metodo Feuerstein è la teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale. Ogni individuo è modificabile e l’intelligenza non è un elemento biologico statico: essa può essere trasmessa e quindi anche appresa in quanto intelligenti non si nasce si diventa.
I neuroni del nostro cervello, in determinate condizioni, possono potenziare la loro rete di connessioni, con un conseguente incremento della quantità e qualità degli apprendimenti realizzabili.
Educazione cognitiva e più precisamente metacognitiva (cioè educazione indirizzata alla formazione di quelle abilità mentali superiori che vanno al di là dei processi cognitivi primari – come leggere, calcolare, ricordare – e permettono di divenire consapevoli di ciò che si sta facendo, del perché e del come lo si sta facendo) significa «insegnare a imparare» e quindi anche «imparare a imparare».
La modificabilità è sia una teoria, che un valore guida per il lavoro dell’educatore, una sfida a non arrendersi anche di fronte ai casi più difficili.
La modificabilità cognitiva strutturale la possiamo attivare grazie all’esperienza di apprendimento mediato.
Ci sono due modi basilari di apprendere ed essere modificati dall’ambiente che ci circonda:
1. imparare da una diretta esposizione degli stimoli (apprendimento spesso accidentale, non pianificato e dipendente dalle circostanze);
2. imparare attraverso il mediatore: il bambino non impara da una diretta esposizione degli stimoli ma da una persona che fa da mediatore tra lui e l’ambiente.
Il mediatore seleziona, modifica, amplifica e interpreta sia gli stimoli che arrivano a chi apprende che le risposte che questo da.
Quest’opera di mediazione fornisce al bambino schemi di apprendimento e modelli di comportamento che lo rendono capace di sfruttare al meglio gli stimoli ambientali promuovendo un processo autonomo e autoregolato di crescita.
Ariela Bonelli Matteo Soragni
Jessica Invernizzi Elena Natale
Michela Caccia Daniela Puddu
APPROCCIO WALDON
Waldon ha individuato i processi di apprendimento autonomi dell’essere umano nelle prime fasi di vita. Ha osservato come con la ripetizione di movimenti e gesti dal grembo materno in poi, i bambini imparano ad apprendere, affinando a ogni ripetizione le loro competenze.
Il metodo Waldon mira a recuperare e rafforzare le abilità primarie che l’essere umano, in condizioni normali, sviluppa autonomamente con il gioco spontaneo, nelle prime fasi della sua esistenza, e che costituiscono la base di ogni successivo apprendimento.
Ariela Bonelli
Matteo Soragni Jessica Invernizzi

ERGOTERAPIA
L’obiettivo dell’ergoterapia è quello di rendere il bambino il più autonomo, indipendente e soddisfatto possibile nelle proprie occupazioni nonché nelle proprie attività significative. La famiglia è considerata parte integrante del percorso terapeutico.
Matteo Soragni
LOGOPEDIA
Michela Caccia
PEDAGOGIA
Attraverso la proposta di diverse attività, ad esempio costruzione, bricolage, giochi di
società o simbolici, promuove la partecipazione attiva del bambino nell’organizzarsi sostenendolo nell’apprendimento di nuove strategie e risoluzione di problemi.
PSICOMOTRICITÀ
Jessica Invernizzi
ATTIVITÀ DI GRUPPO
ATTIVITÀ MUSICALI
Juan Manuel Bernal Jimenez
ARTETERAPIA

YOGA
Nella pratica dello yoga vengono coinvolti alcuni meccanismi fondamentali del nostro corpo sul piano neurofisiologico. In particolare, lo yoga migliora la frequenza cardiaca e respiratoria, l’ossigenazione e il sistema immunitario. A livello del sistema nervoso, una pratica costante aiuta a migliorare l’attenzione e la concentrazione, con effetti benefici sull’apprendimento e la memoria. Sul piano motorio, si traduce in maggior forza, flessibilità e coordinazione. Sul piano psichico ed emotivo, lo yoga favorisce la gestione delle emozioni, migliora l’autostima, aumenta il tono dell’umore. Le asana, le posizioni dello yoga, sono mostrate ai bambini e ragazzi in modo divertente attraverso giochi, attività, musica, arte. Si cerca di incrementare il tono muscolare, dunque la forza, la resistenza, l’equilibrio, si esplora un risveglio del corpo. Fondamentale è il pranayama, la pratica del respiro, dove si impara a respirare in modo libero e consapevole aiutando il bambino e il ragazzo a placare ansia e stress, ad avere coscienza di sé, pazienza e coraggio trovando modi per condurre la vita in modo più sereno e autonomo. MindTIme collabora con www.studiolaterale.ch per l’organizzazione delle lezioni.
ATTIVITÀ TEATRALI
La nostra fondazione si appoggia all’associazione Giullari di Gulliver per l’organizzazioni di pomeriggi Teatrali. L’obiettivo principale dell’associazione consiste nel promuovere e sostenere attività di tipo creativo ed espressivo, in collaborazione con scuole, istituti, associazioni e società, in modo da rivolgersi a tutte le fasce d’età.
L’Associazione ha vinto il premio ASTEJ 2002 (Associazione svizzera del teatro per l’infanzia e la gioventù) e il Premio massimo 2014 della Fondazione Iside e Cesare Lavezzari, particolarmente per la sua attività nel campo del teatro integrato.
Per maggiori informazioni visitare il sito https://.giullari.ch
DANZA E MOVIMENTO
Questa attività ha come scopo quello di promuovere il benessere della persona, stimolare il piacere e l’energia psico-fisica e offrire maggiore possibilità di sviluppo delle competenze relazionali.
Attraverso la danza e il movimento si possono migliorare alcune competenze quali lo schema corporeo, la coordinazione motoria, la capacità di gestione dello spazio, la propriocezione e la consapevolezza del proprio corpo.
Attraverso la musica andremo non solo a lavorare sul ritmo, sull’ascolto attento di una melodia, sull’interpretazione, ma anche sulla capacità di manifestare le proprie emozioni attraverso il proprio corpo.
Un’attività di gruppo come questa favorisce inoltre le relazioni e le comunicazioni non verbali fra i partecipanti, l’attenzione a sé e all’altro, la consapevolezza e l’accettazione della diversità ed è un punto fondamentale per lo stimolo di creatività. Il linguaggio del corpo espresso con la danza è universale ed è in grado di creare empatia tra tutti quelli che vi prendono parte.
Valeria Donà